#futuro del centro politico
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pier-carlo-universe · 2 days ago
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Azione si struttura in provincia: nominati vice segretari e referenti territoriali
Giovedì sera si è svolta la prima Direzione provinciale di Azione, durante la quale il segretario Giovanni Barosini, insieme al Presidente Giancarlo Rapetti, ha ufficializzato le nuove nomine per la struttura organizzativa del partito nella provincia.
Giovedì sera si è svolta la prima Direzione provinciale di Azione, durante la quale il segretario Giovanni Barosini, insieme al Presidente Giancarlo Rapetti, ha ufficializzato le nuove nomine per la struttura organizzativa del partito nella provincia. La Direzione ha designato Alessia Travaino e Andrea Calvi come vice segretari provinciali, mentre il ruolo di responsabile della comunicazione è…
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crazy-so-na-sega · 1 year ago
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L’idea che il sionismo sia un colonialismo di insediamento non è nuova. Gli studiosi palestinesi che negli anni ’60 lavoravano a Beirut nel Centro di Ricerca dell’OLP avevano già capito che quello che stavano affrontando in Palestina non era un progetto coloniale classico. Non inquadravano Israele solo come una colonia britannica o americana, ma lo consideravano un fenomeno che esisteva in altre parti del mondo, definito come colonialismo di insediamento. È interessante che per 20-30 anni la nozione di sionismo come colonialismo di insediamento sia scomparsa dal discorso politico e accademico. È tornata quando gli studiosi di altre parti del mondo, in particolare Sudafrica, Australia e Nord America, hanno concordato che il sionismo è un fenomeno simile al movimento degli europei che hanno creato gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia, la Nuova Zelanda e il Sudafrica. Questa idea ci aiuta a comprendere molto meglio la natura del progetto sionista in Palestina dalla fine del XIX secolo ad oggi, e ci dà un’idea di cosa aspettarci in futuro.
Credo che questa particolare idea degli anni ’90, che collegava in modo così chiaro le azioni dei coloni europei, soprattutto in luoghi come il Nord America e l’Australia, con le azioni dei coloni che arrivarono in Palestina alla fine del XIX secolo, abbia chiarito bene le intenzioni dei coloni ebrei che colonizzarono la Palestina e la natura della resistenza locale palestinese a quella colonizzazione. I coloni seguirono la logica più importante adottata dai movimenti coloniali di insediamento, ossia che per creare una comunità coloniale di successo al di fuori dell’Europa è necessario eliminare gli indigeni del Paese in cui ci si è stabiliti. Ciò significa che la resistenza indigena a questa logica è stata una lotta contro l’eliminazione e non solo di liberazione. Questo è importante quando si pensa all’operazione di Hamas e di altre operazioni di resistenza palestinese fin dal 1948.
Gli stessi coloni, come nel caso di molti europei che arrivarono in Nord America, America Centrale o Australia, erano rifugiati e vittime di persecuzioni. Alcuni di loro erano meno sfortunati e cercavano semplicemente una vita e delle opportunità migliori. Ma la maggior parte di loro erano emarginati in Europa e cercavano di creare un’Europa in un altro luogo, una nuova Europa, invece dell’Europa che non li voleva. Nella maggior parte dei casi, hanno scelto un luogo in cui viveva già qualcun altro, i nativi. Quindi il nucleo più importante tra loro era quello dei leader e ideologi che fornivano giustificazioni religiose e culturali per la colonizzazione della terra di qualcun altro. A questo si può aggiungere la necessità di affidarsi a un Impero per iniziare la colonizzazione e mantenerla, anche se all’epoca i coloni si ribellarono all’Impero che li aveva aiutati e chiesero e ottennero l’indipendenza, che in molti casi ottennero e poi rinnovarono l’alleanza con l’Impero. Il rapporto anglo-sionista che si è trasformato in un’alleanza anglo-israeliana è un esempio.
L’idea che si possa eliminare con la forza il popolo della terra che si vuole, è probabilmente più comprensibile – non giustificata – sullo sfondo dei secoli XVI, XVII e XVIII, perché andava di pari passo con la piena approvazione dell’imperialismo e del colonialismo. Era alimentato dalla comune disumanizzazione degli altri popoli non occidentali e non europei. Se si disumanizzano le persone, è più facile eliminarle. L’aspetto unico del sionismo come movimento coloniale di insediamento è che è apparso sulla scena internazionale in un momento in cui le persone di tutto il mondo avevano iniziato a ripensare il diritto di eliminare gli indigeni, di eliminare i nativi e quindi possiamo capire lo sforzo e l’energia investiti dai sionisti e successivamente dallo Stato di Israele nel cercare di coprire il vero obiettivo di un movimento coloniale di insediamento come il sionismo, che era l’eliminazione dei nativi.
Ma oggi a Gaza stanno eliminando la popolazione nativa davanti ai nostri occhi, quindi come mai hanno quasi rinunciato a 75 anni di tentativi di nascondere le loro politiche di eliminazione? Per capirlo, dobbiamo apprezzare la trasformazione della natura del sionismo in Palestina nel corso degli anni. (segue nel link)
molto interessante
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susieporta · 6 months ago
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La Ruota di Fortuna.
"L'Attesa dell'Incontro".
E' sempre emozionante quando due Anime si riconoscono e viaggiano insieme.
Compiono il loro "miracolo incarnazionale".
Si scelgono con uno sguardo e si incamminano silenziosamente fianco a fianco, cuore a cuore, l'uno accanto all'altra.
Nell'Antica visione questi incontri erano funzionali a ripercorrere lo schema delle Ferite ereditate dall'Albero genealogico. E pertanto destinate a proiettare e ripulire i traumi intergenerazionali.
Dopo tante pulizie e tanti sofferti abbandoni, l'Energia originale inizia a prendere forma all'interno del Campo.
E già nella dimensione dell'Astrale, giungono i primi incontri del Destino.
Essi sono pre-annunciati.
Poiché nulla di ciò che accadrà nel prossimo futuro, è qualcosa che la nostra Anima non abbia già predisposto.
E questo a volte stupisce l'Umano, a volte lo indispone.
L'Umano è molto legato al concetto di "libero arbitrio", ma non si accorge di essere stato schiavo per millenni di schemi e "automatismi fotocopia" che tutto sono sembrati, meno che un atto di libera scelta.
L'Anima sa. Riconosce i movimenti del Destino. Essi sono preordinati alla nascita. Ricompongono Alleanze millenarie tra popoli e dimensioni a noi obliati alla memoria.
E si rallegra nella riconciliazione di rapporti che di Vita in Vita, di Cuore in Cuore ripercorrono insieme le vie dell'Unione profonda.
E' una festa quando si incontrano. O per meglio dire "si re-incontrano".
Non esiste separazione tra le "Anime del Destino".
Due Anime destinate alla stessa Missione sono già connesse fin dalla nascita.
Ci sono in ogni passo del Campo.
Ma non era ancora pronto il "tempo perfetto" per il loro incontro, per il loro salto evolutivo quantico nella Materia.
Esse dovevano ripulire il loro antico Campo dalle catene dell'Incarnazione. Purificarsi. Integrare la loro sofisticata strumentazione interiore. Riportare ordine nella dimensione Emotiva e Affettiva.
E concedersi quel tempo di profonda solitudine interiore necessaria per il "cambio d'Abito".
Le loro Strade a breve si incroceranno .
E già sale la commozione per questo momento così magico.
E' atteso per tante Anime.
Perché le Nuove "re-Unioni" sono portatrici di progresso e scienza, di innovazione e trasformazione dei Sistemi.
Sono Anime che riabiliteranno il concetto violentato dell'Amore. Lo riporteranno al centro del Sistema familiare, sociale e politico.
Sono Anime della "progettualità". Sono a disposizione del Collettivo. Sono messaggeri di Pace. Governano con giustizia e integrità.
Le vedremo a breve ricongiungersi.
E saranno l'espressione più viva e concreta della tanto attesa "Coppia Sacra".
Porteranno abbondanza nei loro gesti e nelle loro parole. Saranno ispirati e connessi allo Spirito. Saranno Vita.
Si capiranno telepaticamente. Si sosterranno. Si prenderanno per mano e onoreranno il loro sacro compito di Reggenza.
Alcuni movimenti di "spoliazione" nell'Umano stanno per concludersi definitivamente. C'è fermento nell'Aria per questo tanto atteso "nuovo ciclo di riunificazione delle Anime stellari".
Non è come lo si immagina.
Non è distopica fantascienza. Non vedremo mostri alieni camminare tra gli Umani.
Vedremo Campi energetici. Se li vedremo.
E se non avremo l'onore della Visione, li sentiremo col Cuore.
Tra di noi. In mezzo a noi. Dentro di noi.
Buon Vento di Cambiamento a tutti voi e buona trasformazione Emotiva ed Affettiva. Settembre si avvicina. Facciamoci trovare pronti.
Mirtilla Esmeralda
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anchesetuttinoino · 9 months ago
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Su Strisciarossa Paolo Soldini scrive: «Se lo scivolamento a destra è il dato politico più evidente del voto per il rinnovo del Parlamento europeo, almeno secondo le proiezioni e i dati parziali disponibili in nottata, va rilevato, però, che lo spostamento così evidente dell’orientamento dei cittadini europei, che c’è e sta già provocando sconquassi come s’è visto in Francia, non nasconde una circostanza che merita invece di essere sottolineata positivamente: la secca sconfessione all’illusione delle destre, in primo luogo quella italiana, di poter rovesciare i rapporti di forza nelle istituzioni di Bruxelles con il grande ribaltone che Giorgia Meloni e i suoi sono andati inseguendo, preannunciandolo pubblicamente in modo quasi ossessivo, fin dal giorno dell’insediamento del governo di destra a Roma. I dati disponibili al momento sulla composizione della nuova assemblea dicono che un avanzamento dei popolari, che dovrebbero portare a Strasburgo 189 deputati (13 in più di quelli che aveva), una flessione lieve dei socialisti e democratici che ottengono 135 scranni (-4) e un consistente calo dei liberal democratici, che passerebbero da 102 a 80, configurano la sussistenza di una chiara maggioranza composta dalle forze democratiche ed europeiste. Il miraggio di una maggioranza dai sedicenti “conservatori” al centro, sogno tutto meloniano ma fatto proprio in Italia anche dal moderato Antonio Tajani e con tutte le forze osteggiato invece dall’altro suo vice, Matteo Salvini, in nome dell’union sacrée di tutte le estreme antieuropee, è stato sconfessato seccamente dagli elettori».
Un giornalista attento e intelligente come Paolo Soldini non può non leggere il senso principale del voto del 9 giugno, cioè quello di uno spostamento a destra dell’elettorato europeo, poi però spera che liberali e popolari, cioè in larga misura dei conservatori moderati, che stanno facendo governi con i conservatori radicali in decine di Stati dell’Unione, manterranno insieme quella gestione comunitaria tecno-burocratica che è evidentemente in crisi. Finché la sinistra mescolerà tecno-burocrazia a Bruxelles con i massimalismi alla Elly Schlein e alla Pedro Sánchez nei singoli paesi, non sarà in grado di definire un profilo che le garantisca un protagonismo per il futuro.
via tempi.it
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ballata · 6 months ago
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#far #legionenera
Questo è un libro che parla di un tempo perduto. Il titolo spaventa solo perché reca in se parole considerate tabù. Ci fu un tempo in cui vi erano distinzioni tra destra e sinistra, tra valori e disvalori, tra azione e reazione. Bene, Salierno gli attraversa universalmente tutti e lo fa in prima persona. Vive metà della sua vita come "fascista" come commissario politico della sez. Romana di Colle Oppio, poi per omicidio, è messo in carcere, ne uscirà incredibilmente come sociologo marxista di estrema sinistra. Questa autobiografia è un’opera che ha però il ritmo di un romanzo. Una lettura coinvolgente, dura e violenta, che proietta il lettore nella Roma degli anni pesanti, quelli dalle lotte tra fascisti e comunisti. Nella sezione missina di Colle Oppio, nei bar e nelle trattorie della periferia e nei vicoli stretti del centro si muovono il protagonista e gli altri "camerati", che sognano di far rinascere la RSI. Il protagonista viene affascinato dai vecchi reduci e dalla figura severa e mistica di Julius Evola, mentre è deluso dalla debole e rinunciataria politica dei dirigenti del suo partito....
Io sono solo un lettore, non influenzeró con il mio pensiero questo splendido romanzo quasi saggio, ricordando solo che quello fu il tempo di Pier Paolo Pasolini : l'uomo sismografo, cui la quotidiana misurazione dei movimenti della società italiana aveva aperto anticipatamente gli occhi sopra la confusione dei ruoli, l'indistinzione dei profili, la dissolvenza dei colori tra destra e sinistra sopra un futuro che è il nostro presente.
#sociologia
#fuan #nar #br #credo #lottacontinua #giuliosalierno #pasolini #boiachimolla #evola
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passaggioalboscoedizioni · 9 months ago
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Pietro Ciapponi
RISCOSSA
Spunti e suggestioni per l’assalto alla società post-moderna
Il mondo post-moderno è nel mezzo di una profonda fase di crisi: sopravvive, pur tra mille contraddizioni e un dissenso strisciante, per l’assenza di una progettualità alternativa che sia percepita come realizzabile e concreta. Questo stallo, favorito da una fatalismo passivo e da un conservatorismo impolitico, deve essere interrotto da un moto di riscossa che imponga una weltanschauung archeofuturista.
Dall’analisi dello scenario politico in atto alla storia dei cicli di Civiltà, passando per l’economia, l’ambiente e la tecnica: questo saggio – coraggioso e controcorrente – si propone di analizzare e governare il “grande Reset”, offrendo degli antidoti per sopravvivere al collasso e proiettare nel futuro una mentalità avanguardista, solare e prometeica. Identità, natura, mito, comunità, sovranità, eccellenza, cultura e volontà di potenza: le linee di vetta per rimettere l’Europa al centro della storia non sono il frutto di un’utopia distopica, ma una necessità da attuare qui ed ora.
Perché, come ci ha insegnato Dominique Venner, “la rivoluzione non è l’azione violenta che talvolta accompagna la presa del potere. Non è nemmeno un semplice cambiamento delle Istituzioni o della cricca politica. La rivoluzione, più che la presa del potere, è il suo utilizzo per la costruzione della nuova società.” Che la riscossa, dunque, abbia inizio…
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politicalibera · 1 year ago
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Al Centro vincerà Renzi, ecco perché.
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I due schieramenti classici, ormai entrambi permeati dal populismo e dall'inconcludenza ideologica con partiti quali Forza Italia e PD asserviti alle compagini più rumorose e meno competenti, non sono più in grado di offrire una proposta politica completa.
Un numero crescente di cittadini ascolta il governo e sente molti annunci, lo osserva e non vede nelle azioni risposte adeguate alla situazione geopolitica globale e interna specifica del nostro Paese, ma allo stesso tempo non si riconosce in una opposizione debole e qualunquista che si scompone su temi cruciali.
Molti desiderano quindi un'alternativa.
La rottura prima della federazione tra Azione-Più Europa e in seguito di quella tentata da Azione-Italia Viva , hanno lasciato questo popolo deluso e senza un vero punto di riferimento.
In questo senso non ho apprezzato i toni esagerati o insulti di Carlo Calenda incapace di prendersi le sue responsabilità e che con una campagna di veti, vorrebbe cancellare 1 milione (contato male) di cittadini che rappresentano lo zoccolo duro di Matteo Renzi e che di lui si fidano e lo sostengono. Questo è un grave errore, lo dico obiettivamente.
Queste persone sono una grande risorsa e hanno un leader nel quale ripongono fiducia, un leader riconosciuto e rispettato a livello mondiale.
Matteo Renzi dal canto suo non ha mai messo veti e continua a parlare di Stati Uniti d'Europa, di costruire Renew anche in Italia e a evitare il più possibile la polemica, posizioni molto più simili ai dirigenti storici di Più Europa che condividono la visione di Italia Viva.
Devo dire che in questo momento ricco di insidie, ma anche di opportunità il mio personale auspicio è che l'ex Premier venga messo in condizione di mettere a frutto per gli italiani la sua esperienza in ambito Europeo.
Il suo peso estero, la conoscenza delle dinamiche internazionali e la stima di Mario Draghi in primis (che lui portò ad essere Premier), possono fare conquistare al Paese posizioni di prestigio a Bruxelles a differenza e non me ne vogliano di personaggi che sono andati più su LA7 che nei luoghi della politica che conta.
Queste dinamiche emergeranno prepotentemente nel popolo di Centro italiano avvicinandosi alle elezioni europee dove ogni voto conta con il proporzionale, posando il primo mattone di una nuova opposizione e un nuovo soggetto politico decisivo un futuro.
Vedrete che Matteo Renzi e la classe dirigente di Italia Viva sorprenderanno tutti.
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roma-sera-giornale · 2 months ago
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Terremoto nel Pd, "scissione"in vista
Giovanni De Ficchy Il 18 gennaio a Milano il battesimo della nuova corrente. Ambizioni di rinnovamento, ma anche interrogativi sul futuro politico del gruppo. Si chiama Comunità democratica ed è il nuovo progetto politico promosso da Graziano Delrio, con l’obiettivo di riportare al centro del dibattito politico la cultura dei cattolici democratici, una tradizione che negli ultimi anni è stata…
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m2024a · 8 months ago
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Scintille Lega-Fi sul sì a Ursula. "Imbarazzante", "Voi puerili" A distanza di quattro giorni dalla rielezione di Ursula Von der Leyen a presidente della Commissione europea non si placano le polemiche che ora investono il centrodestra in un accesso confronto Lega-Forza Italia. Ieri il vicepremier Antonio Tajani ha dichiarato che un'altra maggioranza in Ue «ha eletto i vicepresidenti di Metsola. Sono stati eletti i vicepresidenti dei conservatori e, senza polemica, non sono stati eletti i vicepresidenti dei Patrioti che ancora una volta si dimostrano ininfluenti, il problema è che anche i Patrioti italiani rischiano di essere ininfluenti all'interno dei patrioti europei». A stretto giro è arrivata la replica della Lega: «votare con la Schlein per una poltrona è imbarazzante» aggiungendo «meglio senza vicepresidenti che con Verdi e sinistre». Tajani ha poi controreplicato: «Abbiamo sempre detto che avremmo votato per Von der Leyen, la nostra è stata una scelta coerente» precisando «c'è chi dice che abbiamo votato come Schlein e i Verdi, potrei rispondere che chi ha votato no ha votato come Salis e Conte, ma sarebbe puerile». Fonti di Forza Italia fanno notare che il programma della von der Leyen ha l'impronta del Ppe e su molti punti è perciò molto vicino al programma del governo italiano. Intanto la descrizione di un'Italia isolata a causa del voto contrario a Ursula Von der Leyen da parte di Fratelli d'Italia si scontra con la realtà dei fatti. Domani infatti Giorgia Meloni incontrerà a Roma il neo eletto presidente del Consiglio europeo, il portoghese António Costa. Nonostante l'Italia in Consiglio europeo avesse votato contro la sua nomina Costa aveva dichiarato: «Lavorerò a stretto contatto con Giorgia Meloni, così come con gli altri 26 leader dell'Ue». Sta avvenendo proprio così come testimonia l'incontro di domani che è importante per varie motivazioni. Anzitutto la tempistica a pochi giorni dal voto all'Europarlamento che ha rieletto Ursula Von der Leyen presidente della Commissione Ue e che concretizza la volontà delle istituzioni europee di lanciare un preciso messaggio politico: non si può escludere l'Italia. In secondo luogo perché Costa presiede il vero centro di potete dell'Ue: il Consiglio europeo. Al centro dell'incontro con Costa ci saranno i principali dossier affrontati dal Consiglio Ue nei prossimi mesi a partire dalle questioni economiche che interessano l'Italia. È inevitabile però che le nomine dei commissari europei con il portafoglio che spetterà all'Italia saranno il tema più discusso. Giorgia Meloni rivendica il no di Fdi a Ursula: «Penso di avere fatto una scelta di coerenza, non sulle mie posizioni, ma rispetto alle Europee. Ritorsioni? É una lettura surreale» dice al Corriere della sera. Sulla possibile scelta di Raffaele Fitto, dice: «Io non parlo del nome, ma della delega. La nostra priorità sono le deleghe di carattere economico, industria, competitività, coesione che ci consentono di aiutare l'Italia e l'Europa». Nel mentre gli equilibri nella maggioranza europea sono in movimento come spiega il capogruppo di Forza Italia al Parlamento Ue Fulvio Martusciello «sta montando la rabbia dei parlamentari del Ppe dopo il mancato voto dei Verdi a Ursula Von der Leyen». «Gli ambientalisti, infatti - aggiunge Martusciello - avevano promesso di votarla in cambio di molte poltrone nelle commissioni parlamentari e invece non lo hanno fatto ed ora pretendono ugualmente che martedì i loro europarlamentari vengano eletti». Non rimane che prendere atto che in futuro, come spiega il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli: «il dialogo Ppe-Ecr è in prospettiva irreversibile».
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aresdifesa · 10 months ago
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Cooperazione italo-francese nel settore Difesa In Corsica a Calvi si è tenuto l’incontro tra il Ministro della Difesa Guido Crosetto e l’omologo francese Sébastien Lecornu.  Al centro dei colloqui la collaborazione tra i due Paesi e la sottoscrizione di una Lettera di Intenti relativa la costituzione del Polo Industriale Terrestre Europeo. Secondo il Ministro Crosetto Italia e Francia devono rafforzare la loro cooperazione perché il futuro politico, militare e industriale dell’Europa parte dalle grandi Nazioni che hanno fondato l’Europa. Nel Polo industriale europeo nel campo terrestre dovranno confluiranno le migliori aziende italiane e francesi del settore. Per entrambi i Ministri è fondamentale mettere insieme tutte le
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Nuovi ospedali in Piemonte: tra dubbi finanziari e scelte discutibili
La gestione regionale solleva polemiche su costi, finanziamenti e futuro della sanità piemontese, con particolare attenzione all'ospedale di Alessandria.
La gestione regionale solleva polemiche su costi, finanziamenti e futuro della sanità piemontese, con particolare attenzione all’ospedale di Alessandria. 19 novembre 2024 – La costruzione di nuovi ospedali in Piemonte è al centro di un acceso dibattito politico e sociale. L’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, ha confermato che il costo del progetto, pari a oltre 70 milioni di…
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carmenvicinanza · 10 months ago
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Coretta Scott King
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Coretta Scott King, musicista e attivista, è stata una personalità di spicco del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti.
Il suo impegno contro ogni forma di discriminazione, l’ha portata a battersi contro il razzismo e la segregazione, in favore dei diritti delle donne, delle persone LGBT+, contro la guerra in Vietnam e l’apartheid, in Sudafrica.
Nata il 27 aprile 1927 a Marion, Alabama, nella fattoria della sua famiglia che discendeva da schiavi. Suo nonno era un importante riferimento religioso nella comunità. Da bambina aiutava a raccogliere cotone nei campi e coltivava la sua passione per il canto che l’aveva portata nel coro della chiesa e a studiare musica a scuola.
Grazie a una borsa di studio aveva studiato al New England Conservatory of Music di Boston, dove si è diplomata in canto e violino e dove ha incontrato il futuro Nobel per la Pace, Martin Luther King Jr. che ha sposato nel 1953. 
L’anno successivo, si erano trasferiti a Montgomery dove il marito era stato nominato pastore alla Dexter Avenue Baptist Church.
La chiesa divenne un centro per il movimento per i diritti civili che dall’Alabama si è allargato a tutto il paese. Insieme hanno combattuto tante battaglie e resistito a minacce, attentati e intimidazioni dai gruppi suprematisti bianchi.
Insegnante di coro in una scuola elementare, per il suo incessante impegno è stata fonte di ispirazione per tante e tanti. Non si è mai considerata un simbolo, ma solo un’attivista che non poteva restare a guardare le ingiustizie senza agire.
Con una figura così importante al fianco, sempre in giro, ha gestito da sola la casa, i quattro figli e figlie e i pericoli ai quali venivano sottoposti a causa della loro esposizione pubblica.
Dopo la morte di Martin Luther King, assassinato il 4 aprile 1968 a Memphis, il suo attivismo l’ha portata a sostenere diverse cause. Per anni è stata sotto stretta sorveglianza dell’FBI per le sue posizioni contro la guerra del Vietnam.
Sempre dalla parte dei diritti delle donne e contro ogni forma di ingiustizia, ha girato il mondo per tenere incontri, conferenze e portare il suo contributo per la pace, contro ogni forma di razzismo e discriminazione. È stata ricevuta da diversi capi di stato e ha partecipato a programmi televisivi e meeting internazionali.
Nel 1969 ha pubblicato la sua biografia My life with Martin Luther King jr.
Per portare avanti l’eredità degli insegnamenti del marito, ha fondato il King Center, portato avanti dal figlio Dexter. 
Tanti sono stati i premi ricevuti nel corso degli anni. A suo nome è stato istituito il Coretta Scott King Award, un riconoscimento che l’American Library Association assegna ad autrici e autori afroamericani che si occupano di letteratura per l’infanzia.
Ha ricevuto lauree ad honorem dalla Princeton University, la Duke University e il Bates College. Ha fatto anche parte della nota associazione femminile afroamericana Alpha Kappa Alpha.
Coretta Scott King ha continuato i suoi impegni di promozione e divulgazione fino alla sua morte, avvenuta il 30 gennaio 2006 a Rosarito, California, in seguito a un cancro alle ovaie.
Al suo funerale, per renderle omaggio, hanno partecipato esponenti del mondo culturale e politico, diversi presidenti e capi di stato. È stata sepolta insieme al marito ad Atlanta, in Georgia.
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sinnosis-sc · 1 year ago
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Oggi è in futuro.
Benché non sia facile e sempre stimolante provare a fare delle previsioni sul futuro prossimo. Al momento, abbiamo una Russia con progetti imperialistici, governata da un autocrate e una classe di privilegiati. Una guerra contro l'Ucraina e una Europa che ha passato gli ultimi decenni in uno stato di pace e prospero sviluppo. Il benessere europeo è messo in dubbio dalla guerra ucraina e dalle divisioni politiche tra conservatori moderati e radicali, che hanno approcci diversi verso la guerra russo ucraina. Il risultato è che gli aiuti all'Ucraina non sono adeguati ai bisogni degli ucraini. In Europa ci sono diversi movimenti di persone che vorrebbero una pace ad ogni costo, ma non a costo del loro benessere e tranquillità. Se l’Ucraina dovesse cedere e dovesse accettare la pace imposta da Mosca, gli scenari che si prospettano sono diversi e oscuri. Mosca potrebbe essere tentata di proseguire la sua conquista verso i Paesi dell' ex Unione sovietica, al Nord e al centro Europa. Per creare una fascia di Paesi sotto il suo controllo politico e smilitarizzati. Il rischio di conflitto con la Nato è alto, come pure il rischio di conflitti interni agli stessi Paesi europei, tra i favorevoli alla guerra e i contrari. Paesi disposti a trattare con Mosca e quelli disposti a combattere. Cosa agognata da Mosca, perché renderebbe tutto più facile. Fino a che punto sarà disposta Mosca ad alzare l’asticella delle minacce? Fino a che punto saranno disposti a combattere gli europei? Una guerra costringerebbe le democrazie Europee a irrigidire le forme di governo e questo potrebbe causare ulteriori conflitti interni. Le economie diventerebbero economie di guerra, le società cambierebbero profondamente. Il rischio dell' uso dell' atomica sarebbe alto. Cosa farebbero gli Usa e la Cina? In caso di conflitto tra Europa e Russia, quale sarebbe l'obiettivo minimo da raggiungere per gli europei? Segue....
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siciliatv · 1 year ago
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Favara. Giuseppe Nobile interviene a favore di Totò Cuffaro ospite a La7, tentativo volto a seminare disordine
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Dopo la trasmissione di La7 "Piazza Pulita" andata in onda in diretta giovedì sera 15 febbraio, dove è stato ospite pure il segretario nazione della Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro, interviene con una nota il segretario comunale di Favara dello stesso partito, Giuseppe Nobile, che così scrive: "Durante la trasmissione in diretta su La 7 piazza pulita, l'intera nazione italiana è stata testimone di un ulteriore tentativo volto a seminare disordine all'interno del contesto politico-partitico, con particolare riferimento alla figura del nostro presidente, Totò Cuffaro. Tale episodio ha messo in luce l'inadeguatezza di alcuni gruppi politici privi di una solida storia e di una continuità politica. È innegabile che la Democrazia Cristiana stia assumendo un ruolo di rilievo nella politica regionale e nazionale, attraendo giovani, donne, uomini, imprenditori di alto livello e professionisti che operano con integrità e senza alcuna connivenza con attività mafiose o simili. Il presidente nazionale, Totò Cuffaro, si è recentemente rimesso in gioco con l'obiettivo di rilanciare in modo serio l'attività politica, coinvolgendo attivamente la società civile e selezionando persone competenti e affidabili in ogni comune. Il suo impegno si distingue per la volontà di porre al centro delle proprie azioni il cittadino, sottraendolo all'inutile populismo che ha caratterizzato taluni partiti finora al potere. È giunto il momento di riaffermare i valori fondamentali e la serietà nella politica, evidenziando l'efficienza di chi ha dimostrato fino ad oggi un impegno reale nel governare il paese. La DC ribadisce il rispetto per la costituzione, che prevede la riabilitazione giudiziaria una volta scontata la pena, e invita a evitare di continuare a rievocare eventi del passato per giudicare l'uomo di oggi.   Il gruppo consiliare di concerto con il segretario comunale della Democrazia Cristiana Giuseppe Nobile, condannano aspramente le "logiche denigratorie" e sottolineano la fiducia nella giustizia e nella persona di Totò Cuffaro, riconoscendo il suo impegno nel contribuire a scrivere una nuova storia. La DC di Favara si schiera al fianco del presidente Cuffaro, riaffermando la fiducia nella sua persona e nel suo operato, e condanna fermamente ogni forma di ingiustizia mediatica e manipolazione dell'opinione pubblica. Desideriamo porre una domanda a coloro che oggi criticano il nostro partito e il nostro presidente: se Totò Cuffaro gode dell'affetto della gente e degli operatori politici, non sarà forse perché fino a oggi non è stata adottata una politica costruttiva da parte di chi ha guidato il paese? È giunto il momento di guardare al futuro con una prospettiva di cambiamento autentico e di collaborazione costruttiva per il bene comune". Read the full article
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passaggioalboscoedizioni · 9 months ago
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Centro studi KulturaEuropa
EUROTECNICA: FUTURO E IDENTITÀ
Atti del convegno - Roma, 16 marzo 2024
Afflitta, invasa, colpevolizzata, divisa e a tratti subalterna, l’Europa è considerata “il malato del mondo”: una vecchia Civiltà in declino, che molti vorrebbero cancellare dalla storia. Eppure, nonostante tutto, il nostro continente resta un riferimento imprescindibile e continua ad avere potenzialità sterminate.
Il centro studi Kulturaeuropa – nel convegno “Eurotecnica”, qui trascritto nei suoi Atti – ha tracciato le linee guida per una futura Riconquista: dal vulnus politico dell’Unione Europea agli orizzonti della cultura; dal rapporto con l’Intelligenza Artificiale alla sfida della tecnica; dalla transizione energetica al sistema bancario e monetario, passando per la biopolitica, per l’universo digitale e per le scelte industriali. Negli anni a venire, che saranno decisivi in ogni ambito, l’Europa ha il dovere di svincolarsi dalle dipendenze in atto, recuperare una centralità e acquisire un nuovo spazio d’azione. Rigenerarsi o perire: è questo il nodo che abbiamo il dovere di sciogliere, coniugando accelerazione e fedeltà alle origini, capacità di movimento e centralità identitaria, quiete spirituale e volontà di potenza.
Gli interventi contenuti in questo testo, di grande spessore, hanno il merito di rompere la stasi passiva che affligge i nostri popoli, rilanciando quella vocazione di conquista che ha sempre mosso la nostra stirpe.
Con gli interventi di:
Francesco Ingravalle, Carlomanno Adinolfi, Adriano Scianca, Gian Piero Joime, Marco Massarini, Sergio Filacchioni, Ada Fichera, Daniel Casarin, Francesco Guarente. Prefazione di Marco Scatarzi
Postfazione di Giancarlo Ferrara
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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agrpress-blog · 1 year ago
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Roma ospiterà dal 1 al 3 febbraio 2024 il XIV Congresso Generale del Movimento Cristiano Lavoratori, con la partecipazione di figure autorevoli come il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, la Ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, il Sottosegretario Claudio Durigon, il Sottosegretario Alfredo Mantovano e S.E. Card. Matteo Zuppi. Il tema del congresso, "Lavoro, responsabilità e passione: una nuova semina per ricucire il Paese", riflette l'impegno del Movimento per il prossimo quadriennio. Oltre mille delegati da tutta Italia e sedi estere discuteranno il futuro del Movimento e eleggeranno nuovi organi, consolidando la presenza del Movimento nel mondo del lavoro e presentando proposte in un anno politicamente intenso. Il Movimento, che ha recentemente celebrato 50 anni dalla fondazione, mira a testimoniare valori evangelici nell'ambito lavorativo. Il Congresso sarà l'occasione per esprimere il ruolo chiave del Movimento in un contesto politico segnato da scadenze elettorali e il rinnovo del Parlamento Europeo. Il programma include interventi di esponenti di spicco come Tajani, Mantovano, Calderone, Durigon e Card. Zuppi. La laicità del Movimento, con le sue dimensioni ecclesiali, sociali e popolari, sarà al centro delle discussioni. Il Congresso evidenzierà l'attenzione della CEI e del Governo all'organizzazione, sottolineando il suo ruolo nel contesto sociale italiano. Il presidente uscente, Antonio Di Matteo, sottolinea le parole chiave del Congresso: consapevolezza, impegno, servizio al bene comune e la necessità di un'Europa politica forte, specialmente in materia di pace e cooperazione allo sviluppo. Il Congresso rappresenta un momento cruciale per il Movimento Cristiano Lavoratori, che mira a consolidare il suo ruolo nel tessuto sociale italiano e ad affrontare le sfide future con una prospettiva di responsabilità e passione per il lavoro e il bene comune.
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